
08 Set 3 regole per costruire il tuo portafoglio d’investimento ideale
Come creare il tuo migliore portafoglio d’investimento?
Che percentuali e composizione deve avere il tuo portafoglio ideale?
Nell’articolo di oggi, cercheremo di tracciare gli aspetti essenziali per capire come costruire il tuo portafoglio ideale d’investimento, da portare avanti per tutta la tua vita.
Capendo anche quali sono le variabili essenziali sulla base delle quali dovrai costruirlo.
Come costruire il tuo portafoglio d’investimento ideale
Quindi, partiamo subito: quali sono i canoni attraverso i quali dovresti settore il tuo portafoglio ideale?
Come decidere la tua allocazione del portafoglio, in una struttura del genere:
- % da investire in azioni
- % da investire in obbligazioni
- % da investire in oro
- % da investire in materie prime
- % da investire in cash
e così via?
Prima di partire, voglio anticiparti subito che, in questo articolo, voglio introdurti ad alcuni argomenti molto interessanti, per i quali capirai perchè quello che scrivo è diverso da quello che hai sentito sempre ripetere dal tuo consulente o da chiunque si occupasse di mercati finanziari e gestione degli investimenti.
E perchè, quindi, qui cerchiamo di costruire portafogli non tradizionali e lontani dalle logiche comuni.
Quindi, dicevamo, come costruire il tuo portafoglio di investimento ideale?
Per costruire il tuo portafoglio base, dobbiamo partire subito da due domande essenziali:
- Qual è il tuo orizzonte di investimento? Inteso il tempo entro il quale vuoi portare avanti i tuoi investimenti?
- Qual è la tua risposta alla volatilità di mercato, inteso quel fastidioso sali e scendi delle borse che tanto ti può destabilizzare?
Per la prima domanda, guardiamo prima di tutto questo grafico.

Anzitutto, è bene ricordare, come esposto nel grafico di cui sopra, come il tempo entro il quale vorresti strutturare i tuoi investimenti dipenda dai tuoi obiettivi.
Quindi, domanda che ti devi porre subito: perchè investi?
- Per ottenere una seconda entrata mensile in futuro?
- Per smettere di lavorare prima del tempo?
- Per integrare la tua pensione?
- Per costruire un futuro migliore per i tuoi figli?
- Per comprarti la macchina tra 5 anni?
Bene, il tuo orizzonte dipende dai tuoi obiettivi, che necessitano quindi di una certa pianificazione finanziaria.
Vedi, non si investe a casaccio, dicendo “investo per guadagnare”, come fanno tanti ragazzini scappati di casa. Si investe per obiettivi.
E quanto più i tuoi obiettivi sono distanti nel tempo, tanto più puoi aumentare il livello di rischio / rendimento.
Come definire il tuo orizzonte temporale e il tuo portafoglio
Ci siamo detti, quindi, che l’orizzonte temporale dipende dai tuoi obiettivi e dal tempo entro il quale vuoi raggiungere gli stessi.
Questa è la base del Goal Based Investing dove il reale rischio non è la classica volatilità, bensì la probabilità di non raggiungere mai i tuoi obiettivi finanziari.
Ora, come passare dal tuo orizzonte temporale al tuo portafoglio ideale?
Seguimi in questo ragionamento: ogni asset class nella quali investi ha un certo “lasso di tempo” entro la quale può generare i frutti sperati.
Dove per frutti sperati parlo di “rendimenti promessi”.

Più tu stai sulle borse, più la tua probabilità di ottenere quei frutti sperati cresce.
Se un’attività necessita di molto tempo per generare i rendimenti promessi, vuol dire anche che questa è anche più rischiosa.
E, in finanza, deve valere sempre il principio per il quale se sale il rischio, deve salire il rendimento.
Ad esempio:
- le azioni globali Large Cap necessitano di almeno 15-20y di investimenti;
- le azioni emergenti necessitano di almeno 20y di investimenti;
- i REITs necessitano di almeno 20y di investimenti;
- le obbligazioni necessitano di almeno 5-10y di investimenti;
- le obbligazioni short term necessitano di almeno 2-5y di investimenti;
E così via.
Nota quanto segue:
- se il tuo orizzonte è di 5 anni soltanto, non puoi investire in azioni emergenti;
- se il tuo orizzonte è di 20 anni, investire in bond a breve termine ha dei costi importanti per te.
Questi costi sono “costi opportunità“, dati dal rendimento a cui rinunci investendo diversamente.
Vedi come il puzzle comincia a prendere forma?
Non esistono investimenti che oggi convengono e domani no: esistono investimenti giusti per il tuo specifico orizzonte temporale e la tua specifica pianificazione finanziaria.
Nota una cosa molto interessante: questo è l’unico modo per riuscire a non rincorrere il mercato continuamente, chiedendosi giorno per giorno quale investimento convenga oggi o quale investimento non convenga.
Oggi devo investire in azioni?
Oppure in BTP?
Oppure in oro?
Oppure in Cash?
Dipende dalla tua pianificazione.
Ora, però, guarda il secondo grafico.

Nel lungo periodo, siamo tutti morti
Immaginiamo che tu abbia un lungo orizzonte temporale e che quindi abbia scelto gli investimenti più rischiosi.
E’ un po quello che ti dicono di fare generalmente in banca.
Investi per 20 anni?
Bene, fai un PAC solo azionario, poi si vedrà.
Immaginiamo che tu decida di seguire il consiglio e inizi il tuo percorso di investimento con un bel 100% azionario, “tanto ho un lungo orizzonte temporale“.
Bene, dopo 5 anni, hai accumulato 50 mila euro e le borse crollano del 50%.
Il tuo consulente ti chiama e ti dice “tranquillo, continua il tuo PAC, compra a prezzi sempre più bassi e non avere paura, nel lungo periodo si sistema tutto“.
Tutto bellissimo, in teoria.
Anzitutto, i tuoi 100/200/300 euro al mese (quelli che accumuli) non mediano più un bel niente.
Troppi pochi soldi messi per “mediare” un portafoglio già grande.
E questo è un problema ben noto, che metto in luce alla gente, quando strutturano un classico PAC.
Avresti dovuto avere quantomeno un certo buffer di liquidità, per fare le cose bene: ma non ce l’hai, perchè sei andato 100% azionario sulla base solo del tuo orizzonte.
In secondo luogo, la tua tenuta emotiva vacilla, dopo che hai visto LA META’ dei tuoi risparmi in fumo.
E ti posso assicurare, da investitore un po’ più esperto di te, che ora tu stai provando ad immaginare l’impatto emotivo di questo evento, ma lo dovresti moltiplicare per 100, per capire davvero cosa significhi vedere il proprio portafoglio scendere del 50%.

Anche se il tuo consulente ti continua a dire di non cedere, tu alla fine potresti soccombere.
Troppa paura irrazionale di perdere altri soldi. Vendiamo tutto.
Addio, finito.
La volatilità è diventata perdita, rischio effettivo.
Magari, poi, tra dieci o quindici anni, ci riproverai a mettere piede sulle borse, ma avrai già perso tantissimo tempo.
E le tue uniche possibilità di avere una vita migliore.
Questo perchè hai costruito investimenti solo sulla base del tuo orizzonte temporale e non sulla base della domanda “quanta volatilità sopporti”.
Che invece ti dovrebbe portare a diversificare di più i tuoi investimenti.
Ma diversificare con cosa?!

Come ottimizzare e migliorare il portafoglio d’investimento
Se vuoi ridurre il rischio, ti hanno detto, devi arrivare a inserire in modo corretto i bonds in portafoglio.
Ma c’è un altro problema.
In alcuni scenari di investimento, bonds e azioni perdono alla stessa maniera: lo vedi il grafico sopra?
E allora? Che fai?
Torniamo punto e a capo?
Ti dirò una cosa, subito: tutta la mia carriera di divulgatore finanziario nasce su un punto essenziale.
Per costruire portafogli resilienti e consoni a portarti alla fine del tuo percorso, a raggiugnere i tuoi obiettivi finanziari, i bonds non bastano (proprio per quello che ci siamo detti sopra).
Bisogna diversificare il portafoglio in modo più complesso.
Da qui, tutto quello che ho creato / scritto / insegnato sulla filosofia All Weather.
Infatti, con una diversificazione non tradizionale, invece, usando le stesse metodologie che usiamo per costruire il nostro portafoglio All Weather (e motivo per il quale, nel 2022, il portafoglio All Weather ha ridotto moltissimo la variabilità rispetto ai portafogli classici, soppiantati dalla forte correlazione azioni/bonds) e usando asset alternativi alle obbligazioni, si riesce a ridurre parecchio la volatilità del portafoglio nel breve periodo.
Conclusioni – il tuo portafoglio
Bene, abbiamo capito un elemento essenziale: la struttura del tuo portafoglio deve dipendere dal tuo orizzonte temporale e questo cambia in funzione dello stesso.
Ricorda che il tuo orizzonte temporale non è stabile, ma muta continuamente, proprio perchè il tempo passa e tu ti avvicini sempre di più alla fine del percorso.
Ad esempio, generalmente si mostra questa evoluzione del portafoglio, ipotizzando 30 anni di orizzonte temporale:
- 0 anni: 100% Stocks
- 5 anni: 90% Stocks – 10% Bonds
- 10 anni 80% Stocks – 20% Bonds
- 15 anni: 60% Stocks – 40% Bonds
- 20 anni: 50% Stocks – 50% Bonds
- 25 anni: 20% Stocks – 80% Bonds
- 30 anni: 100% Bonds
Questa è chiamata ottimizzazione del portafoglio dell’investitore sulla base del suo Life Cycle: anche gli ETFs Life Cycle di Vanguard si basano su questi principi.
Ma ci sono una serie di problemi, in questa struttura:
- Il portafoglio costruito volta per volta non è resiliente ad ogni shock macroeconomico;
- I Bonds diversificano poco l’azionario in determinati contesti economici;
- chiudere il propio ciclo di vita con un portafoglio 100% Bonds è molto rischioso (basso ulcer index, alto rischio tasso).
Sono tutte problematiche che ho sempre messo in luce parlando dei limiti dei portafogli tradizionali, superabili con un approccio All Weather.
Come ottimizzare il Life Cycle Investing visto sopra con un approccio All Weather?
Inserendo in portafoglio asset che rendano più resiliente il portafoglio stesso ai diversi scenari economici, riducendo quindi, nel nostro Life Cycle, le quote di azioni e Bonds.
Quali sono questi asset?
- Oro;
- Materie Prime;
- Dollari (sottoforma di Treasury);
- Bonds Inflation Linked;
- Cash.
Questi sono i primi asset essenziali da inserire in portafoglio per ottimizzarlo e costruire un percorso di investimento più sereno e tranquillo.
Ed il percorso di investimento che costruiremo ci permetterà di sopravvivere anche in periodi ad elevata inflazione: d’altronde, l’obiettivo della nostra filosofia Al Weather è proprio quello di essere resilienti e pronti ad ogni scossone di mercato, compreso quello inflativo.
Ti lascio, quindi, ai diversi report che abbiamo scritto su All Weather per capire come iniziare a settore il tuo portafoglio in modo consono a questa filosofia.