fbpx

Come riconoscere una truffa-Ponzi

Grandi guadagni nel breve periodo a fronte di rischi molto bassi se non addirittura nulli? Molto probabilmente stai rischiando di finire dentro uno schema Ponzi, un sistema articolato di truffe inventato da un immigrato italiani in USA nei primi del novecento.

La struttura di uno schema Ponzi è in realtà molto semplice da capire, ma ciononostante sono in molti ancora oggi a cascarci (e a perdere soldi): con questo articolo proviamo a vederne le caratteristiche e come non rimanerci immischiati.

Il giorno prima di essere arrestato, Barnie Madoff confessò ai figli Mark e Andrew che la sua società di brokeraggio e consulenza, la Bernard L. Madoff Investment Securities LLC, si basava completamente su un gigantesco “schema Ponzi”, una truffa inventata da un immigrato italiano negli Stati Uniti nei primi anni del Novecento.

Barnie Madoff è passato alla storia come il più grande truffatore della storia finanziaria recente, in grado di mettere su un castello di carta finanziario di miliardi e miliardi di euro, frodando anche banche d’affari internazionali, semplicemente riproponendo quello che Charles Ponzi, nato a Lugo (comune dell’Emilia-Romagna) nel marzo 1882 ed emigrato a Boston, riuscì a fare cento anni prima.


Come funzionava la truffa

Le strategie di investimento e di truffa di Madoff e di Ponzi, però, erano diverse, anche se utilizzavano lo stesso meccanismo. Il modo in cui Ponzi inventò lo schema che poi prese il suo nome fu addirittura “causale”, spinto dal caso e dalla necesità di ripagare chi aveva creduto nella sua “idea”: sfruttare un’apparente falla nel sistema postale degli Stati Uniti per comprare in Italia francobolli americani a basso prezzo e rivenderli negli Stati Uniti a prezzo molto più alto.

Per chi investiva nella sua idea imprenditoriale, Ponzi prometteva tassi di rendimento molto elevati, anche intonro al 400%: in questo si differenziava da Madoff, che invece offriva tassi di rendimento molto più “bassi” e “sicuri”, attorno al 10%. Cifre piuttosto alte, ma non impossibili e di sicuro molto lontane dal fantasioso 400 per cento di cui parlava Ponzi. Le persone che si avvicinavano a Madoff pensavano anzi che quel rendimento del 10 per cento fosse una sorta di garanzia: rinunciare a rendimenti più alti per avere rendimenti sicuri (considerate anche che quando Madoff operava i tassi del mercato erano molto più alti e quindi il rendimento reale era in linea a quello odierno).

Tornando a Ponzi, con la sua capacità carismatica, riuscì a raccogliere milioni di dollari, ma il suo sistema non decollò mai ed era quindi costretto a pagare i rendimenti che aveva promesso ai suoi primi investitori con i soldi che investivano i nuovi arrivati.

Uno schema Ponzi si basava sostanzialmente su questi passaggi: offrire altissime possibilità di guadagno nel breve periodo (oppure, come faceva Madoff, offrire rendimenti più bassi, ma certi), attrare numerosi investitori, pagare gli interessi dei nuovi entrati coi soldi di chi già era entrato.



Lo schema rimane sostenibile fin tanto che i nuovi entrati sono maggiori delle persone che già sono dentro lo schema:ma quando cominciano ad arrivare i primi “rimborsi” degli investitori, il gioco rishcia di saltare.

Per Ponzi, ad un certo punto gli interessi che doveva pagare superarono i depositi dei nuovi investitori e la sua truffa fu scoperta. Ponzi fu arrestato e rimpatriato in Italia. Morì nel 1934, in un ospizio per poveri di Rio de Janeiro, in Brasile. Nel dicembre del 2008 lo schema Ponzi si esaurì anche per Madoff: gli interessi da pagare ai vecchi clienti erano divenuti molto più alti dei nuovi investimenti, complici anche i deflussi di capitale dalla società di Madoff conseguenti allo scoppio della crisi del 2008.


Come riconoscere uno Schema Ponzi

Ponzi quindi si serviva di nuove vittime per ripagare le precedenti in una catena che non poteva che concludersi con una perdita per quasi tutti i partecipanti. Questi soldi infatti non erano il frutto di brillanti investimenti ma soldi di altri clienti. In sostanza era uno spostamento di somme e non una creazione di nuovi profitti

Il modo più semplice per riconoscere uno schema Ponzi è ricordare l’intramontabile legge della finanza secondo cui esiste una relazione diretta tra rendimento e rischio di un investimento: se qualcuno vi sta promettendo tassi di rendimento molto elevati per zero rischio, la probabilità di incorrere in uno schema Ponzi è elevata.

Altro elemento a cui fare attenzione è la garanzia di ottenere grandi guadagni nel breve periodo: sono numerosissime le piattaforme di trading o brokeraggio che ogni giorno provano ad attirare nuovi investitori con promesse mirabolanti che spesso si rivelano essere solo piccoli schemi Ponzi.

Attenzione però, perchè un passo molto importante per portare a compimento uno schema Ponzi è convincere di essere degli esperti del settore e di conoscere dei sistemi che nessun altro possiede, oltre che, ovviamente, mantenere la promessa dei grandi guadagni: ignoranti quanto volete ma se una persona non vede arrivare delle somme di denaro potrebbe anche iniziare a pensare di essere stato fregato.

E quando le somme di denaro arrivano, le testimonianze entusiaste di chi ce l’ha fatta diventano spingono sempre nuovi investitori dentro lo schema.

Gabriele Galletta
info@investimentocustodito.com

CEO di Investimento custodito, Risk Manager, Analista Finanziario, massimo esperto in Italia della filosofia All Weather. Seguitissimo sui social e sulle sue piattaforme, ha aiutato migliaia di persone a riprendere in mano il controllo dei propri soldi grazie ai suoi corsi e ai suoi libri.



×

Scrivici su WhatsApp

× Ciao, posso aiutarti?