
14 Mag Le High Growth Stocks sono in sconto?
Bullet Point
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Cosa sta succedendo alle azioni High Growth?
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C’è spazio per un recupero o le aspettative sono ancora negative?
- Queste aziende stanno subendo un ridimensionamento vero e proprio o è solo un momento negativo?
1. Salgono i tassi, calano le valutazioni
Le High Growth Stocks erano state le grandi regine del 2020 sui mercati: tra IPO fragorose (il record assoluto di nuove aziende listate sulle Borse), nuove tecnologie che prendevano il sopravvento durante la Pandemia e tassi di interesse bassissimi che le avvantaggiavano rispetto alle azioni Value, il mondo delle Growth Stocks ha vissuto un anno stellare, che però ora comincia a vacillare.
Teladoc -54%, Spotify -38%, Tesla -30%, Zoom -52%: sono solo alcune delle High Growth Stocks e delle relative performance (dai loro massimi) che, dall’inizio dell’anno, stanno soffrendo particolarmente: per fare un esempio, Zoom e Palantir perdono quasi metà del loro valore, per non parlare di due star come Tesla o Shopify.
Le High Growth Stocks stanno risentendo sia dell’innalzamento dei tassi di interesse a lungo termine, che rendono molto più «costosi» e di «minor valore» i loro flussi di cassa futuri, sia un atteggiamento molto più prudente degli investitori nei loro confronti, che stanno rivalutando le crescita a doppia cifra previste dei loro flussi di cassa futuri, che avevano spinto le valutazioni e i multipli di borsa di queste aziende a valori astronomici.
Cominciamo da Palantir, che ha visto crescere i propri ricavi ogni anno di una cifra attorno al 50%, ma che ancora sconta flussi di cassa operativi in profondo rosso e un Free Cash Flow, per il 2020, in peggioramento dai -178 milioni del 2019 ai -308 milioni del 2020. Analizzando il bilancio di Palantir, l’azienda investe molto in R&D, e questo potrebbe portare gli analisti a rettificare il valore netto del Free Cash Flow, ma ciò ancora non giustifica i flussi di cassa negativi dell’azienda: per giustificare una capitalizzazione di circa 40 miliardi di dollari, Palantir dovrebbe avere un FCF atteso di circa 2-2,5 MLD di $.
Non poco.
Teladoc, una delle più grandi aziende di Telemedicina al mondo, ha visto le proprie quotazioni crescere in modo vertiginoso quando, con l’avvento della Pandemia, si è compreso come la telemedicina potesse essere un settore molto interessante per il futuro.
L’azienda, che oggi vale 22 miliardi complessivamente, ha un Price to Sales pari a 16x, molto superiore ai 12x di American Well e sotto i 20x di Roku, altra azienda però molto pompata dal mercato. Per giustificare multipli più coerenti (10x?) e l’attuale capitalizzazione (già a sconto del 50%) dovrebbe portare i ricavi a 2 miliardi di dollari almeno, dai 450 milioni di oggi.
3. Tesla e Zoom?
Ma le star incontrastate del mondo High Growth Stocks sono state certamente Tesla e Zoom: se la prima, nonostante i suoi ricavi in forte crescita, ha visto raffreddare le proprie aspettative (vista anche la sempre maggiore concorrenza che potrebbe arrivare da altre case automobilistiche), anche la seconda ha dovuto rivedere i propri obiettivi di crescita a tripla cifra.
Se consideriamo che Zoom presenta un multiplo Price to Sales pari a 33x e che Google, che offre servizi similari, ha un price to Sales di 7x e se comunque ipotizziamo che il servizio di Live Conference abbia margini più elevati e potremmo considerare come coerente un multiplo attorno ai 12-15x, Zoom dovrebbe portare i ricavi dagli attuali 880 milioni di dollari ad almeno 4-5 miliardi di dollari, per giustificare una quotazione di circa 88 miliardi di dollari. Stesso discorso per Tesla, che o trova una via alternativa ai certificati verdi per fare reddito, oppure in futuro non potrà più contare su questa fonte di ricavi.
Insomma, spetta a noi capire se siamo difronte ad un ridimensionamento oppure ad una vera e propria “bolla” scoppiata: quel che è certo è che alcune aspettative oltre misura pompate sono state ridimensionate parecchio…