
25 Ott Come iniziare ad investire oggi
Iniziare ad investire è il tuo cruccio e obiettivo del momento, ma ancora non sai da dove iniziare tecnicamente?
Cerchiamo di fare chiarezza nell’articolo di oggi, allora, nel quale affronteremo uno degli argomenti principali della finanza personale, ovvero perché investire e come farlo in modo consapevole.
Cercando di capire anche come iniziare in modo pratico.
Verranno esposti quattro punti fondamentali per comprendere a pieno l’intero ragionamento:
- Cosa vuol dire “investire” e quali errori non fare all’inizio
- Perché investire perché, soprattutto, farlo subito
- Come investire sulle Borse
- Conclusione
L’obiettivo sarà quello di farti capire quant’è importante investire e come poter iniziare sin da subito a farlo con consapevolezza.
E leggi fino alla fine, perchè abbiamo una sorpresa finale per te!
1 – Cosa vuol dire “investire”
Prima di tutto è essenziale comprendere il significato tecnico della parola. “Investire” significa impiegare oggi il proprio capitale in un’attività o in uno strumento finanziario con l’obiettivo di ottenere in futuro una somma di denaro maggiore. A quale futuro ci riferiamo però?
Secondo la tesi più accreditata, è possibile suddividere l’orizzonte temporale in:
- Breve periodo: fino ai 2 anni
- Medio periodo: da 2 a 10 anni
- Lungo periodo: dai 10 anni in poi
Per essere precisi si parla di investimento se l’arco temporale è di lungo periodo, perché in questo modo si da tempo agli strumenti finanziari di generare valore.
Banalmente, l’investimento è una spesa a fronte di un possibile guadagno. Maggiore è il guadagno, maggiore è la possibile perdita, infatti, ad ogni investimento è associato un rischio e tanto più alto è il rischio, tanto più elevato sarà il ritorno del mio investimento.
Esistono diverse tipologie di investimento; oltre a quello relativo ai mercati finanziari è possibile investire nella propria formazione acquisendo nuove abilità da spendere sul mercato del lavoro oppure investire in progetti e attività imprenditoriali. Questo articolo tratterrà solamente dell’investimento finanziario.
L’attività di investimento, per la maggior parte delle famiglie non è contemplato oppure viene considerato come ultima opzione nell’impiego di una quota parte del reddito. Le famiglie italiane sono caratterizzate da una spiccata dote nelle operazioni di risparmio; tuttavia, non si può dire lo stesso per gli investimenti. Ciò, presumibilmente, è dovuto ad uno scarso livello di educazione finanziaria.
L’alfabetizzazione finanziaria è misurata da Banca d’Italia tramite un indicatore complessivo che aggrega tre diverse dimensioni:
- Conoscenze
- Comportamenti
- Atteggiamenti
Le conoscenze rilevano la familiarità con i concetti di inflazione, tasso di interesse, diversificazione del rischio. I comportamenti si riferiscono alla gestione delle risorse finanziarie nel breve e nel lungo termine. Gli atteggiamenti rilevano l’orientamento degli individui al risparmio e l’accortezza nell’uso del denaro.
L’indicatore complessivo di alfabetizzazione finanziaria, nel 2023, è risultato pari a 10,6 su una scala da 0 a 20 con un aumento ripetuto dal 2017 ad oggi. Di certo è in netto miglioramento, ma non ancora sufficiente per competere con gli altri Paesi.

Qui vogliamo darti subito un consiglio fondamentale, prima di iniziare a mettere mani ai tuoi investimenti
Affrontare i mercati finanziari senza la dovuta preparazione è un grande sbaglio e, molto probabilmente, ti esporrà a diversi rischi e perdite di denaro.
Quindi, dicevamo, il grandissimo consiglio che oggi ti diamo è di essere pronto, studiando a fondo la struttura dei mercati, la tua psiche stessa (che gioca sempre brutti scherzi), i pro e contro di ogni strumento e di ogni strategia.
Non stiamo giocando: stiamo parlando dei tuoi soldi.
2 – Perché investire
Assimilato il significato di investimento, spetta ora comprende il perché di tale azione. Perché mai una persona dovrebbe investire? Perché sprecare tempo per un’attività del genere?
La principale ragione per cui investire consiste nel proteggere i propri soldi dall’inflazione (aumento generalizzato dei prezzi). Detenendo i nostri soldi sotto il materasso o nei conti correnti avranno valore nominale uguale; tuttavia, con il tempo varranno sempre meno in termini di valore reale.
Altre motivazioni possono essere riassunte nella seguente frase “investire permette di raggiungere un determinato obiettivo finanziario”
Attenzione a questo concetto che è tanto banale quanto importante. Investire non è un metodo per diventare ricchi e non è neanche un gioco o una serie di scommesse piazzate casualmente con la speranza di diventare milionari.
Si investe per raggiungere un determinato obiettivo che prima di tutto è personale e secondo, permette di incrementare il proprio benessere economico.
Ma quali sono questi obiettivi finanziari? Come detto precedentemente, sono molteplici e ognuno è diverso dall’altro. Altre 5 ragioni per investire potrebbero essere le seguenti:
- Investo per far fronte ad eventuali imprevisti
- Investo perché vorrei avere una rendita
- Investo per il piacere di comprare un auto nuova
- Investo nel futuro dei figli
- Investo per integrare la pensione
Dati questi obiettivi, selezionando poi l’orizzonte temporale e la tolleranza al rischio, ossia la capacità di sopportare le perdite, è possibile strutturare il proprio percorso di investimento.
Guarda questo grafico, tra le altre cose:

Non investire e non pensare al tuo futuro significa assicurarsi quasi certamente una vecchiaia in povertà
Oggi si stima che almeno una persona in una coppia possa vivere mediamente fino a 90 anni, con un’aspettativa di vita cresciuta sempre di più.
Con un sistema pensionistico sempre più al collasso e con una spesa pubblica che cresce sempre di più, con sempre più anziani da dover sostenere e meno giovani che producono, il rischio maggiore che corri non pensando al tuo futuro è quello di sopravvivere ai tuoi risparmi.
Vivendo una vecchiaia in povertà.
3 – Come investire
Una volta stabilito l’obiettivo di investimento, l’orizzonte temporale e il proprio profilo di rischio è necessario delineare il processo di investimento, considerando 4 aspetti critici:
- Interesse composto
- Tipologie di strumenti finanziari
- Diversificazione
- Gestione delle proprie finanze
INTERESSE COMPOSTO
L’attività di investimento deve essere effettuata il prima possibile, appena si è in grado di ottenere uno stipendio. In questo modo è possibile sfruttare l’interesse composto, ossia un meccanismo attraverso il quale il capitale investito aumenta in misura esponenziale nel corso degli anni.

In questo grafico è possibile notare come il capitale investito (1.000 euro) aumenti in misura esponenziale grazie all’investimento continuo degli interessi maturati negli anni (40 anni in totale) ad un tasso di rendimento esemplificativo del 10%. È un procedimento diverso rispetto alla capitalizzazione semplice dell’interesse, in cui ogni anno investo lo stesso ammontare di denaro, sempre 1.000 euro, prelevando però anno per anno gli interessi maturati.
Tale meccanismo è utilizzabile finché si è presenti sulle borse in misura costante senza effettuare “Market timing”, ossia operazioni ripetute di acquisto e vendita di titoli nei mercati che possono comportare solo gravi danni al proprio portafoglio e di conseguenza alla propria ricchezza. Si tratta, infatti, di una strategia che ha l’obiettivo di individuare il momento migliore per investire.
Questo è un approccio rischioso e del tutto sbagliato. Il grafico ne è una dimostrazione, in quanto mostra la performance di mercato di un investimento (gennaio 2002 -gennaio 2022) nell’indice S&P500. La performance media lorda da un valore di 9,4% diminuisce all’aumentare del numero dei migliori giorni persi non stando sulle borse fino ad arrivare ad un valore di 0,32%.

TIPOLOGIE DI STRUMENTI FINANZIARI
Gli strumenti finanziari sono di vario genere, come ad esempio: azioni, obbligazioni, strumenti derivati, ETF e fondi (paniere di titoli che replicano un indice di borsa). È essenziale comprendere quali siano gli strumenti che meglio si adattano alla propria strategia; per far questo è necessario comprendere le loro caratteristiche, ricordando soprattutto che più un titolo è rischioso, più alto sarà il possibile rendimento.
Le azioni, ad esempio, sono uno strumento più rischioso delle obbligazioni per i seguenti di motivi:
- Comprando le azioni si diventa soci della società, di conseguenza, si sostengono i rischi legati all’attività aziendale. Con le obbligazioni si diventa creditori della società o di uno Stato;
- Il rendimento è direttamente collegato all’andamento della gestione aziendale della società. Nelle obbligazioni, il capitale viene rimborsato a scadenza e il rendimento è prestabilito dalle cedole;
- Nelle azioni non vi è una durata ed un importo prestabilito, al contrario le obbligazioni sono caratterizzate da una durata prestabilita all’inizio dell’investimento.
Dati questi presupposti si potrebbe essere interessati solo ad uno dei due strumenti analizzati a seconda del proprio carattere. Tale comportamento però è sbagliato in quanto non si deve selezionare lo strumento in base al rendimento ottenibile, ma a seconda dei propri obiettivi finanziari.
DIVERSIFICAZIONE
Una delle regole più importanti della finanza e degli investimenti riguarda il concetto di diversificazione. È importante non “mettere tutte le uova nello stesso paniere” ossia distribuire il denaro su più asset (strumenti finanziari) diversi tra loro al fine di ridurre la componente rischiosa.
Gestire un processo di investimento non è semplice, soprattutto nei casi in cui vi sono forti ribassi e il valore del portafoglio diminuisce. In questi casi l’emotività può giocare brutti scherzi tanto è vero che presi dalla paura di subire forti perdite potremmo decidere di vendere ed uscire dal mercato.
La soluzione a questo problema è ridurre la rischiosità del portafoglio, così da ridurre il possibile drawdown nelle fasi più turbolenti del ciclo economico. Il drawdown è l’oscillazione verso il basso di un titolo o di un portafoglio in un determinato periodo di tempo, dal suo massimo valore al minimo relativo.

Il grafico in questione confronta il drawdown di due portafogli diversi. Il primo è composto da un unico ETF azionario, mentre il secondo è un portafoglio che segue la filosofia All Weather.
Tendenzialmente ad un maggiore drawdown, corrisponde una maggiore probabilità per cui un investitore alle prime armi, per paura di perdere tutto, decida di liquidare i propri investimenti.
Diversificare non è un processo banale: ad esempio, ti invitiamo ad approfondire diversi temi e diversi nostri materiali di studio, per riuscire a capire come costruire una forte diversificazione di portafoglio.
GESTIONE DELLE PROPRIE FINANZE
Un percorso di investimento può essere intrapreso con l’aiuto di un soggetto esterno, che sia una banca o un consulente finanziario autonomo oppure in autonomia.
L’aiuto di un consulente esterno per predisporre un percorso di investimento semplice e lineare potrebbe essere la soluzione migliore per alcuni gruppi di soggetti: quelli che non hanno voglia o tempo da dedicare agli investimenti e alla propria condizione finanziaria. Vi sono, tuttavia, una serie di svantaggi:
- Primo: dovete essere in grado di trovare un bravo consulente finanziario, preparato tecnicamente e che sia in grado, nei momenti di difficoltà dei mercati, di gestire le vostre emozioni;
- Secondo: nella maggior parte dei casi, rivolgendovi ad una banca, il vostro portafoglio sarà composto da prodotti inefficienti (fondi bancari o polizze) per nulla in linea con i vostri obiettivi;
- Terzo: i costi e le commissioni di gestione possono raggiungere una percentuale del proprio capitale davvero elevata (si parla di circa il 3% e in alcuni i casi addirittura il 4%).
Inoltre, investire delegando passivamente ad un soggetto terzo le tue finanze, senza conoscere alcunché dei mercati e dei tuoi investimenti, può essere un ulteriore grave rischio.
Gestire le proprie finanze in autonomia, invece, permette da un lato di risparmiare naturalmente sui costi, ma dall’altro di occupare una parte rilevante del vostro tempo. Investire per conto proprio può essere un’attività molto impegnativa, ma altamente efficiente se si comprendono le logiche e i meccanismi di questo mondo.
Alla fine, per operare concretamente, sarà necessario aprire un conto titoli per poter acquistare (e vendere quando l’obiettivo sarà raggiunto) gli strumenti finanziari selezionati. In questo caso risulta fondamentale la scelta del broker con cui operare. Sia esso una banca italiana o un operatore estero, l’importante è analizzare le informazioni legali, i costi, la gestione fiscale e l’operatività.
4 – Conclusioni
Riassumendo, investire significa generare ricchezza per il futuro, ed è un processo estremamente importante. Richiede molta dedizione in quanto vi sono numerosi aspetti da analizzare, tra cui l’obiettivo di investimento, l’orizzonte temporale e il profilo di rischio.
In seguito, è necessario costruire il proprio portafoglio di investimento facendo attenzione ad alcune accortezze, tra cui le caratteristiche degli strumenti finanziari, la composizione del portafoglio e il modo con cui operare.
A proposito di quest’ultimo punto, si è visto come una risposta esatta non vi è anche se forse la strada più efficiente consiste nella gestione delle proprie finanze in totale autonomia.
Ma com’è possibile investire in modo autonomo e consapevole?
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